Con lo scorrere dei mesi assistiamo ai continui sforzi della comunità scientifica internazionale per trovare una soluzione concreta che possa garantire cura e prevenzione dal Covid-19, ma con l’inizio delle prime restrizioni e alla libera circolazione il nemico è diventato la quotidianità. Infatti, non ci troviamo davanti solo allo sforzo di contenere il Coronavirus ma anche quello di evitare gravi forme di emarginazione sociale e tecnologica. La Federconsumatori attraverso il progetto Open Mind vuole rendersi promotrice del necessario processo che consenta la partecipazione attiva della comunità e consentire più elevati livelli di qualità della vita. Il progetto nasce dalla crescente distanza che si sta creando tra servizi offerti o accessibili nell’era del Covid-19, attraverso la rete e i potenziali fruitori degli stessi. Mentre da un lato ci troviamo ad una sempre maggiore digitalizzazione dei servizi offerti, dall’altro si verifica un incremento del digital divide in Italia che ci rappresenta un tasso di utilizzo della rete Internet tra i più bassi d’Europa (1). Il progetto si inserisce in questo contesto con la mission di ridurre la soglia della popolazione a rischio di esclusione sociale poiché non accede a tutti i servizi che le nuove tecnologie offrono. Parlare di Inclusione Digitale significa costruire le condizioni per l’uguaglianza delle opportunità nell’utilizzo della rete e per lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, contrastando in primo luogo il nuovo analfabetismo e la discriminazione sociale e culturale.

(1) Dati AGID (Agenzia digitale per l’Italia)

  1. ELEMENTI DI INFORMATICA DI BASE 2021-05-01
  2. LA NAVIGAZIONE IN RETE E LA POSTA ELETTRONICA 2021-06-01
  3. I SERVIZI DELLA PA E L’IDENTITÀ DIGITALE 2021-07-01
  4. ACQUISTI IN RETE E DIRITTI DEL CONSUMATORE 2021-09-01

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Progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali